Un calzaturificio in Val Senales? Quello che sembrava impossibile stava per diventare realtà . Come, nel 1581, i Raffeiner trasformarono una fattoria in un hotel storico è una storia meravigliosa tutta da ascoltare.
Qui c’è tanto passato. Nelle 29 camere storiche sono nascoste le storie più belle. E a voi che storia piacerebbe scrivere?
Aveva i baffi più belli di tutta la Val Senales. Era davanti alla mia porta, orgoglioso. Anton Raffeiner, il terzo.
Nella mano sinistra stringeva la chiave della mia pesante e storta porta di legno. La teneva stretta. Come se non credesse alla sua fortuna. Nella mano destra teneva delicatamente le dita della sua Aloisia, che con i suoi occhi verde-muschio aveva già fatto girare la testa a tanti senalesini. I due si guardarono e poi guardarono me. Esaminarono ogni angolo. Del resto, ora appartenevo a loro. I loro discendenti trasformarono me, antica fattoria di montagna – qui in Val Senales dal 1581 – in una casa per la gente che arrivava da tutto il mondo. Ma questa storia non sarebbe così bella se non ci fosse stato qualche ostacolo da superare…
Il terzo Anton affitta le camere agli alpinisti selvaggi.
Al buon Anton Raffeiner non mancavano certo talento, bravura e capacità . Ma per qualche motivo qualcosa è andato storto e il sogno di realizzare un grande negozio con scarpe bellissime svanì. Qui potrete leggere come e perché. Sembrava che tutto quello che era stato costruito dal nonno baffuto e da suo figlio stesse rotolando velocemente giù per il Senales. E così, come a volte succede, ci si tira su le maniche, ci si fa coraggio e si prendono delle decisioni importanti. E fu così che il mastro calzolaio, Anton, il terzo, cambiò strada. I banchi da lavoro furono sostituiti da letti per gli ospiti, che arrivavano numerosi in Val Senales per scalare le bellissime vette dei ghiacciai. Il resto è storia. La mia e quella della famiglia Raffeiner. Se volete, i miei cortigiani vi racconteranno le loro avventure e loro tribolazioni, piccole storie d’amore e grandi eventi che sono accaduti qui da allora. Lo sapete che non lontano da me è stato ritrovato il leggendario Ötzi?
Una fattoria che si evolve. L’Oberraindlhof e la modernità .
Gli anni ’70 furono un periodo di gran divertimento. I giovani indossavano pantaloni larghi con motivi vivaci e a volte anche fiori tra i capelli. Al prete del villaggio la cosa non piaceva, ma gli piaceva venire nella mia stube. Mangiare l’arrosto, bere il vino, giocare a carte e ballare. E io non ero conosciuto solo qui in valle, ma la mia fama si stava propagando in tutto il mondo. Così arrivarono tantissimi ospiti per soggiornare nelle mie camere rinnovate da poco. E, piano piano, sono diventato grande. I Raffeiner mi hanno regalato un ampliamento, un giardino d’inverno e nel 2006 anche qualcosa simile a un fratellino: la nuova casa di legno – che dieci anni dopo arriverà a contare 9 camere e anche un’area wellness. Tra il 2019 e il 2021, visto che la mia pancia brontolava e faceva rumori strani, con molto ingegno, cuore e cautela, gli esperti del settore cominciarono a ristrutturare le mie camere storiche. E quindi eccomi qui. Nel qui e ora. E lasciatevelo dire… non vedo l’ora che arrivi il futuro. E a voi come vanno le cose?